IL BEL 'PAESONE' COSTRINGE IL GARANTE A METTERE DEI PALETTI ALL'ATTIVITA' DI INQUIRY SELVAGGIO IN AMBITO BANCARIO
Scorrendo il provvedimento del 12 maggio (prescrizioni in materia di circolazione delle informazioni in ambito bancario) e le motivazioni che hanno spinto l’Ufficio del Garante ad adottare un simile provvedimento, sembra di ritornare improvvisamente alla prima metà del secolo. Precisamente, sembra di ritornare a quando le rivelazioni degli adolescenti nel segreto del confessionale venivano riferite ai genitori affinchè adottassero le opportune “contromisure” educative. In una delle occasioni oggetto di reclamo al Garante, un cittadino (provvedimento del 28 maggio 2009) ha lamentato l'illecita comunicazione al proprio padre, di informazioni bancarie a sé riferite da parte della filiale di Intesa SanPaolo. Tale comunicazione sarebbe avvenuta a seguito della convocazione del padre dell’interessato presso l'istituto bancario – per il tramite della polizia municipale del comune di residenza –, il quale, "messo a conoscenza di una grave situazione debitoria in capo al figlio, co